Visto il successo della prima parte di questo post, ho deciso di aggiungerne una seconda parte.
Ho ricevuto molte email di persone che sostenevano l’una o l’altra tesi (ovvero etica o bollette)
E così ho chiesto ad un paio di persone che lavorano nel mondo del web, una come webdesigner e uno come seo, cosa ne pensavano della questione ” etica o bollette.”
Ho chiesto loro come si comportano quando hanno davanti un cliente, che nello scorso post ho definito “Borderline” ovvero un cliente che magari ha un budget molto basso, oppure non rappresenta una categoria merceologia diciamo… da chirichetti
Stefano Corradini è un webdesigner Freelance molto attento alle nuove mode e correnti del webdesign della provincia di Modena.
Stefano ci dice:
“Rispondo con un chiaro messaggio: con il mestiere del webdesigner passeranno di fronte a voi decine di imprenditori, che hanno deciso di intraprendere qualsiasi attività. Costoro hanno chiamato te per aumentare il loro bacino d’utenza, le loro vendite, i loro profitti grazie alle tue conoscenze legate al web.
Messo in chiaro questo concetto, posso testimoniare che prendo sempre un mio piccolo periodo di tempo per decidere se intraprendere un nuovo percorso insieme ad un nuovo cliente, ma ciò che dovrà premere sulla vostra scelta sarà solamente la vostra coscienza.
Ad esempio, fare un sito per una associazione ONLUS potrà avere un basso budget, ma sarà sicuramente più rispettabile di fronte ad un lavoro per il “compro oro” di turno… Non voglio criticare nessuno, ma chiedersi da dove arrivano i soldi del proprio lavoro non fa mai male.”
E poi ho girato la stessa domanda ad Andrea Palmieri, SEO senior di Roma, amante dei settori molto competitivi.
Andrea ci dice:
“Secondo me, come hai anche detto tu nello scorso post, è il mercato a fare il prezzo. Quindi se mi arriva per esempio l’azienda che vuole un semplice sito con 3-4 pagine ed il loro budget è di 150-200 €, e mi rendo conto che riesco a realizzare il prodotto finito nel giro di sole 2 o 3 ore, perché non dovrei accettare questa proposta?
Stiamo parlando solo della realizzazione, perché se questa società vuole anche il servizio di posizionamento, a quella cifra non accetto.
Invece in riguardo alla consulenza seo per una “categoria merceologica magari, non proprio del vaticano”, quindi potremo parlare di siti di casinò o addirittura per adulti, perchè mai dovrei alzarmi e andarmene via, è pur sempre un buon settore di business, dove innanzi tutto girano molti soldi, e conoscendo come si lavora su certi settori, mi inviti a nozze (Questa è un opinione strettamente personale).
Come ben sappiamo, per arrivare nelle prime pagine per le ricerche correlate ai casinò, devi fare link building, punto. In questo settore tutti quei discorsi sui contenuti di qualità, non valgono niente. Link Building. PUNTO.
Anche se crei contenuti fantastici, non riceverai mai abbastanza backlink per arrivare in prima pagina e sopratutto, nessun’altro sito di casino ti linkerà, perchè sono tutti competitor.
Quindi mettiamo da parte l’etica e iniziamo a creare backlink in ogni dove e realizziamo un bel network solamente per linkare il sito del nostro cliente. Stiamo parlando di clienti che verranno da te, con cifre a tre e quattro zeri.
Nel caso di un altro settore, dove per esempio bastano solamente contenuti di qualità per ricevere backlink, ovviamente il link builder che è in me, si metterà da parte!.”
Ringrazio davvero tutti e due per il contributo che hanno dato, e chiaramente hanno dimostrato che l’occhio all’etica va dato (e sicuramente) ma il lavoro è lavoro e va affrontato da professionista.
Per cui alla prossima discussione che leggete sui vari forum, cari freelance, in cui si dice “ah se non mi da 3000 € mi alzo e me ne vado” fatelo voi, chiudete il gruppo, o quel forum per un paio d’ore, e tornate nel mondo reale.